Installare un Impianto Fotovoltaico senza Incentivi

I fondi del decreto ministeriale del 5 luglio 2012 per il quinto conto energia si sono esauriti quest'estate. I 6,7 miliardi messi a disposizione dal Governo non ci sono più ed, in attesa di un sesto conto energia, chi vuole installare un impianto lo deve fare non contando sugli incentivi. Questa notizia potrebbe abbattersi come una scure per tutti coloro che hanno deciso di puntare sulle energie rinnovabili, ma secondo gli installatori, le richieste continuano ad essere alte.

Merito di una rinnovata sensibilità "verde" degli italiani, stanchi di vedersi arrivare aumenti sulla bolletta delle luce, ma anche delle detrazioni fiscali del 50%. Grazie all'entrata in vigore del decreto legge numero 63 del 4 giugno 2013, sono state rinnovate ed ampliare le detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie. In questo ambito ricadono anche le installazioni di impianti fotovoltaici residenziali che godono fino al 31 dicembre 2013 di detrazioni del 50% che dal primo gennaio 2014 scenderanno al 36%.

Aggiornamento: la legge di stabilità (legge numero 147 del 27 dicembre 2013 pubblicato in G.U.Supplemento ordinario 87) ha previsto lo slittamento al 31 dicembre 2014 della scadenza delle ristrutturazioni edilizie che comprendono anche l'installazione di pannelli fotovoltaici. La nuova legge del 23-12-2014, numero 190, ha prorogato l'iniziativa fino al 31 dicembre 2015.

Che cos'è una detrazione:
si tratta di uno sconto fiscale sulle tasse che paghiamo. Innanzitutto bisogna percepire un reddito, sul quale andremo a pagare le tasse. Durante la primavera, quando compiliamo il 730 o modello Unico, possiamo scontarci il 50% della spesa sostenuta. Ad esempio: impianto costato 7mila euro, possiamo detrarre la metà, ovvero 3500 euro. Lo possiamo fare in 10 anni per rate di uguale importo, quindi 350 euro ogni anno in detrazione.

Non serve ristrutturare casa:
come ben specificato dalla risoluzione 22e dell' Agenzia delle Entrate gli impianti fotovoltaici possono essere installati anche in "assenza di opere edilizie propriamente dette", non devono quindi ricadere all' interno di una ristrutturazione edilizia.
La risoluzione specifica che l'impianto deve essere utilizzato "per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione (cioè per usi domestici, di  illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici ecc.) e quindi l’impianto  deve essere posto direttamente al servizio dell’abitazione dell’utente", non quindi per fini commerciali. Ecco perchè la detrazione RIGUARDA SOLO IMPIANTI CON UNA POTENZA MASSIMA DI 20KW. Il massimale di spesa però passa da 48mila euro a 96mila euro.

Quanto costa un impianto:
i prezzi per il 2015 sono calati ancora. Un sistema compreso di moduli, inverter, contatori e montaggio costa circa 1500-2000 euro per kilowatt che si abbassa progressivamente all' aumentare della potenza.


I condomini:
anche in questo caso si avrà diritto ad una detrazione del 50% ed in aggiunto al servizo di "scambio sul posto (vedi dopo)".


Lo scambio sul posto:
in aggiunta alle detrazioni un impianto fotovoltaico può usufruire del servizio di scambio sul posto. Durante il giorno, quando i moduli producono elettricità, l'energia che non si consuma viene ceduta al gestore che la reimmette in rete. Quando la notte noi non produciamo e abbiamo bisogno di corrente ci viene restituita quella precedentemente ceduta. L'abbiamo fatta facile, in realtà avremo una "compensazione tra il valore economico associabile all’energia elettrica prodotta e immessa in rete e il valore economico associabile all’energia elettrica prelevata e consumata in un periodo differente da quello in cui avviene la produzione".

Coloro che vogliono aderire al regime di scambio sul posto devono presentare, entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto, un’apposita richiesta attraverso il portale informatico del GSE. Il contratto si stipula col GSE per la regolazione dello scambio. Il contratto dura un anno solare, ed è tacitamente rinnovabile. Il portale informatico dovrà essere utilizzato dai produttori aderenti allo scambio sul posto anche per le successive fasi di gestione tecnica, economica e amministrativa del servizio.